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giovedì 8 agosto 2013

PENSAVAMO CHE L'ULTIMA LEGGE SULLA SCHIAVITU' FOSSE STATA ELIMINATA FORMALMENTE, NEL MONDO, IN MAURITANIA NEL 1980. MA NON AVEVAMO FATTO I CONTI COL PRIMO CONTRATTO PER I CO.CO.PRO. IN “OUTBOUND” FIRMATO IL 1° AGOSTO DA CGIL-CISL-UIL.....

Il contratto collettivo per i collaboratori a progetto dei call center è stato firmato da Assotelecomunicazioni-Asstel, titolare del Ccnl, Assocontact l'associazione che rappresenta le aziende di call center in outsourcing e i sindacati di categoria Slc CgiL, Fistel Cisl e Uilcom Uil.
L'accordo riguarda oltre 30.000 addetti. E' stata presentata, dalla parte datoriale come “un'importante novità nel panorama delle relazioni industriali, stabilendo una piattaforma di regole, diritti e welfare per lavoratori non subordinati su cui il comparto potrà basare il suo modello di sviluppo”.
Gli “outbound” sono i COCOPRO che fanno le chiamate in uscita e sono noti perchè a suo tempo furono oggetto di una specifica normazione promossa dall'ex Ministro del Lavoro (nel Governo Prodi) Cesare Damiano.
Al collaboratore, con questo contratto, viene riconosciuta , in teoria, almeno la stessa retribuzione oraria del dipendente. Ma la parificazione viene spalmata da qui a 5 anni. Cioè, ad esempio, si passerà dal 60% di un pari livello delle telecomunicazioni nell'ottobre del 2013 al 100% nel gennaio 2018.
E' stato sancito che questi lavoratori sono destinati a rimanere a progetto (il contratto è stato fatto proprio per questo, per evitare la stabilizzazione) .
E i datori saranno incentivati a applicare questo contratto “precario” (e qui l'ex Ministro Fornero ha scavalcato a sinistra la CGIL) perchè i lavoratori cui sarà applicato questo nuovo contratto non avranno TFR, 13^ e ferie pagate!
In pratica viene portata a compimento l'idea sottesa alla legge Damiano,che destinava a progetto gli outbound. Ma anche il Governo Monti ha provveduto, tramite una circolare del 2012, ad ampliare l'ambito del rapporto a progetto dalle attività di vendita a tutti i servizi, ad esempio (e ciò è recepito da questo contratto) alle ricerche di mercato e al recupero crediti.
Già si prevede che le imprese che oggi applicano il contratto di lavoro subordinato del commercio per le ricerche di mercato e quello del bancario per il recupero crediti, tra poco passeranno a questo contratto più conveniente (cominciamo veramente a rimpiangere la cara Elsa, a questo punto!)
E per finire, una classica clausola capestro: i lavoratori hanno diritto ad essere inseriti in un bacino di prelazione per i nuovi contratti cocopro e (ma chi ci crede?) subordinati,ma dovranno firmare una conciliazione (cioè la rinuncia preventiva e irrevocabile a fare causa) sul pregresso.
Il settore è in crisi? Per nulla: i committenti sono Telecom, Vodafone, Società dell'Energia che vanno a gonfie vele. Il problema è che le stesse minacciano delocalizzazioni che né il governo né i sindacati hanno la forza (o piuttosto, fanno finta di non averla?) di scongiurare
Del resto non è sempre stato così per gli schiavi da generazioni? Potersi integrare implica mettere una pietra sopra e “perdonare” abusi, angherie e delitti subiti.
I discendenti degli schiavi oggi sono tra gli uomini più potenti della terra, hanno saputo riscattarsi, lottando a lungo.
Sapranno fare altrettanto questi lavoratori, per lo più giovani?Senz'altro, purchè non si facciano aiutare (a cadere) da CGIL-CISL-UIL!




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